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Oggi sul TGR Abruzzo delle 14 si è parlato del progetto di riqualificazione di Piazza Salotto, intervistati Massimo Palladini e Sandro Sonsini.
Alcune riflessioni.

  1. Massimo Palladini è il presidente pro tempore dell’Ordine degli Architetti… Sonsini a che titolo è stato intervistato? Come stimato professionista e docente della Facoltà di Architettura, presumo. Ma se si voleva rappresentare una voce autorevole, non si poteva almeno scegliere un docente che non avesse lo studio nello stesso Dipartimento di Michele Lepore? O magari si poteva scegliere di sentire uno stimato professionista che non ha rapporti diretti con l’Università? Non è questa un ulteriore “casualità” inopportuna in questa vicenda? Perchè corre a difesa di un progetto di un dirigente del comune, parlandone come se lo avesse realizzato un progettista a lui molto vicino?
  2. Sonsini parla di un progetto “poetico e artistico come il calice di Toyo Ito”. Ma stiamo scherzando? Il progetto di un dirigente del comune poetico come quello di uno dei massimi architetti contemporanei? Ma come è possibile che qualunque architetto, colto o meno colto che sia, abbia comunque una capacità critica tale da ridurre il lavoro dei grandi architetti (archistar?) a merce speculativa?
  3. Successivamente il docente dice che il calice di Toyo Ito gli piaceva, e il progetto della nuova fontana non gli dispiace. Parole di esperto? Vogliamo ridurre l’Architettura e l’Arte urbana a un problema di gusto? A una questione di “mi piace” “non mi piace”? mi pare davvero riduttivo, provinciale e soprattutto lontano da un linguaggio adeguato a un professionista rispettato come Sonsini e per questo mi sorprende.
  4. In chiusura sempre Sonsini dice che Pescara può uscire dalla sudditanza nei confronti delle Archistar… ma scusate, mi devo essere perso qualcosa… ma apparte Toyo Ito Bohigas e Fuksas, dove abbiamo messo tutti questi progetti di Archistar? E poi… ma chi dice che la sul territorio devono lasciare segni solo gli architetti locali? Abbiamo intenzione di uscire da questa visione provinciale per la quale siccome alcuni architetti pescaresi sono bravi e ottengono successi anche (soprattutto) al di fuori del confine comunale allora la piazza principale della nostra città deve essere progettata da un architetto locale? Ospitare un buon progetto di un progettista di fama nazionale o internazionale non è un arricchimento della comunità? Magari tramite un democratico concorso?
  5. Il montaggio mi pare quanto meno discutibile. Sembra che i due architetti abbiano discusso di questi argomenti, quando questo non è avvenuto se non dopo le registrazioni. Inoltre alle ragionevoli osservazioni di Massimo Palladini seguono le controdeduzioni di Sonsini… per nulla “distaccato” e oggettivo.
  6. Il progetto, senza offesa per chi l’ha redatto che tutti sanno essere un professionista serio, è davvero anacronistico, lontano da un linguaggio strettamente contemporaneo, peggiorativo rispetto una piazza che ora, evidentemente, funziona e che la città sta METABOLIZZANDO in questa configurazione. In ogni caso non è una piazza da riqualificare e se la si volesse modificare si dovrebbe ricorrere a un concorso internazionale.
  7. Alla fine, comunque, Palladini parla di metodo e di questioni urbanistiche, Sonsini parla del progetto e della sua forma: come si può presentare questo come un faccia a faccia?

Che ne dite?

Da Stasera (ore18:00) fino al 2 Dicembre 2011  presso i locali della ex Stazione Portanuova in Piazza V. Colonna, una serie di mostre ed eventi che accompagneranno il Premio di Architettura Gaspare Masciarelli 2011. L’organizzazione è a cura della Commissione Culturadell’Ordine degli Architetti di Pescara.

Data l’importanza della manifestazione per il nostro Ordine (anche come momento commemorativo del nostro compianto Presidente Gaspare Masciarelli), tutti i colleghi sono invitati a partecipare numerosi.

Di seguito sulla cartolina-invito dell’evento, potete leggere il programma dettagliato

NUOVI SPAZI PER L’INTRATTENIMENTO Workshop di progettazione di locali serali

Pescara 01-07 dicembre 2011 – Reggio Calabria 12-18 dicembre 2011

Lounge bar, show restaurant, art café, music bar: i nuovi spazi della socialità e dell’intrattenimento si trasformano all’insegna del design e di codici estetici contemporanei. Creare atmosfere ed evocare suggestioni diventa l’imperativo del new entertainment design, un nuovo orizzonte professionale per architetti, progettisti e designer.

Un’opportunità colta da Publiglobe, network nazionale di comunicazione integrata, e Cefcom, Centro per la Formazione e la Comunicazione Mediterranea, che organizzano un workshop di 7 giorni “New space for entertainment”, a cura dell’Architetto Simone Micheli e degli architetti della sua società di progettazione, la Simone Micheli Architectural Hero. Simone Micheli ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è vincitore dell’Interior Designer Of The Year agli International Design Award 2008 di Los Angeles.

ll workshop si rivolge a laureati e laureandi in architettura, design e ingegneria e a professionisti del settore che vogliono specializzarsi nella progettazione degli spazi dell’entertainment.

Un momento di formazione e project work unico in Italia, che si ripeterà nel mese di dicembre in due edizioni, una a Pescara dall’1 al 7 e l’altra a Reggio Calabria dal 12 al 18.

Il workshop della durata di 56 ore sarà focalizzato sull’elaborazione di un progetto di uno spazio esistente e fornirà le competenze necessarie alla realizzazione di un progetto completo: funzionalità, ergonomia, illuminotecnica, estetica, emozionalità.

A distanza di un mese dalla fine del workshop, è previsto un meeting per presentare al pubblico, con tecniche multimediali, i progetti realizzati dai corsisti.

La partecipazione al workshop è consentita a un massimo di 50 iscritti. L’ammissione è subordinata alla selezione preliminare che avverrà sulla base del curriculum vitae preventivamente inviato.

Le aziende sponsor sono: Comet Rema Tarlazzi, IGuzzini, Mobilpref, MHG Making House Group. L’edizione di Reggio Calabria è patrocinata dall’Ordine degli Architetti della provincia, che indice

un concorso per l’assegnazione di 10 posti gratuiti.

Al termine del workshop tutti i gli allievi riceveranno un attestato di partecipazione.

Ulteriori informazioni sul workshop sono reperibili su www.entertainment.publiglobe.it; responsabile del corso è la dott.ssa Francesca Sorrentino, tel. 085 9435466; mobile: 345 6838558; email: francesca.sorrentino@publiglobe.it.

Ufficio Stampa Publiglobe Srl press@publiglobe.com

Giovedì 30 Giugno presso la sede dell’Ordine sono stati resi noti i vincitori della prima edizione del Premio Gaspare Masciarelli:

Dopo un lungo ed articolato dibattito vista l’elevata qualità dei quindici progetti pervenuti la giuria, con voto unanime, conferisce i seguenti premi:

sezione 1 ‘Tesi di Laurea’ premio a:

Roberto Catalano con la tesi  “Recupero del centro storico di Miglianico”
‘Per aver svolto con notevole capacità analitica ed espressiva il recupero di un centro storico attraverso un intervento che riesce a far dialogare  aspetti storico-formali con  una progettazione contemporanea dalla forte identità ed allo stesso tempo rispettosa delle preesistenze’

la giuria inoltre ha ritenuto meritevoli di menzioni i seguenti lavori:

Danilo Mancini con  “Il paesaggio riciclato: la cava accoglie il centro culturale”
Viola Serafini con “Nuove Centralità urbane a Roma – Torrespaccata”

sezione 2 ‘Opera Prima’ premio ex-aequo a:

Emanuele Luciani e Giovanna Di Virgilio “Ambulatorio polivalente” San Gregorio (AQ)
‘Un progetto dall’estrema semplicità formale, dove nessun segno è superfluo. Il risultato finale è un volume puro e dalla forte identità che allo stesso tempo riesce ad integrarsi nel paesaggio’

Matteo P. Bosio e Rachele Fosco “Unità residenziale per turisti”isola di Santa Rita, Brasile
‘La ricerca del dettaglio in questo progetto porta ad un risultato non d’effetto ma di sostanza: un equilibrio compositivo sobrio ed efficace . Questa esperienza di cantiere a distanza  dimostra come la nostra professione, supportata dalle nuove tecnologie, può espandersi fino a luoghi distanti migliaia di chilometri’

Le nostre più vive congratulazioni a questi colleghi che con il loro lavoro onorano la nostra categoria professionale.

proprio oggi sul Centro è comparso un articolo che riporta sotto i riflettori della cronaca la vicenda dell’Ecomostro di Francavilla al Mare contro il quale mi battei insieme alle associazioni ambientaliste.

Relativamente all’articolo comparso su Il Centro ci sono alcune informazioni non del tutto corrette ed incomplete. E’ vero che l’area era stata trasformata in edificabile ma la richiesta di permesso a costruire era stata approvata senza l’autorizzazione della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia delle Dogane. Secondo i documenti in mio possesso fu richiesto dal comune al tecnico un’integrazione di tale nulla osta entro 5gg. Il tecnico rispose a tale richiesta oltre i 5 giorni stabiliti fornendo solo una lettera in cui si dichiarava che il nulla osta non fosse necessario in quanto già integrato nell’approvazione del PRG. Ma sappiamo che questo non è vero in quanto è vero che inizialmente il PRG era stato approvato già con l’autorizzazione della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia delle Dogane ma non la sua variante per cui era necessario riportare ai due organi nuovamente la richiesta di nulla Osta. Se poi successivamente nei mesi o anni successivi è stata presentata tale richiesta, questa non ha alcun valore in quanto fuori dai tempi previsti. Infine cosa ancora più grave è l’illegittima variante al piano con cui fu resa edificabile tale area, infatti la Provincia di Chieti rigettò la richiesta non essendo conforme agli standard urbanistici e quindi inapplicabile perché in contrasto con la normativa. Incredibilmente questo parere fu ignorato e fu portata avanti ugualmente tale variante.

UNITEVI AL GRUPPO SU FACEBOOK PER FERMARE QUESTO SCEMPIO:

http://www.facebook.com/home.php?sk=group_152631021468975&ap=1

ARTICOLO de Il Centro, MERCOLEDÌ, 04 MAGGIO 2011 Pagina 38 – Cronaca

A due anni dal sequestro del cantiere del resort «Le Vele», sulla spiaggia al confine con Pescara, il giudice per l’udienza preliminare di Chieti ha scagionato l’architetto Marcello Borrone dall’accusa di abuso d’ufficio e di occupazione di suolo demaniale. Il tecnico venne indagato insieme ad altri per aver rilasciato il permesso che autorizzava a costruire.

Il tecnico, dirigente del Comune dall’agosto 2007 ad aprile 2008, nel febbraio 2009 fu indagato per aver rilasciato il permesso che autorizzava la realizzazione del complesso turistico-alberghiero sull’ultimo tratto di spiaggia dunale sopravvissuto alla cementificazione del litorale francavillese. A inizio estate 2008, l’avvio della costruzione composta da 4 palazzine con 68 alloggi, scatenò gli esposti delle associazioni Ecoistituto Abruzzo, Italia Nostra, Marevivo, Mila donnambiente, Buendia, Legambiente Francavilla, Primo Foglio e Codacons.

Nel febbraio 2009, a seguito dell’indagine (scattata dalle denunce degli ambientalisti) che aveva evidenziato la mancanza dei nulla-osta di Capitaneria di porto e agenzia delle Dogane, la Procura di Chieti mise i sigilli al cantiere, notificando 4 informazioni di garanzia: a Fernando Di Paolo quale amministratore delegato della società Abruzzo Property Resort con sede nel Principato di Monaco, committente dell’intervento; all’architetto Rocco Antonucci progettista e direttore dei lavori; a Luciano Felicioni titolare della ditta costruttrice Felicioni srl, e al dirigente comunale Borrone che rilasciò il permesso a costruire.

Ma il gup di Chieti ha assolto il tecnico dai reati di abuso d’ufficio, perché «il fatto non costituisce reato», e di «occupazione di suolo demaniale», perché il fatto non sussiste. Nella sentenza, il gup ha precisato che il permesso di costruire «risulta pienamente compatibile con la disciplina urbanistica vigente del Comune di Francavilla» e che l’indice di fabbricabilità è stato rispettato.

Inoltre, è stato accertato che l’occupazione abusiva di suolo demaniale contestata non vi è mai stata; lo confermerebbe il fatto che il nulla osta della Capitaneria è stato successivamente rilasciato così come quello della Dogana.

«Per quanto riguarda la destinazione extra-alberghiero della struttura», precisa una nota degli avvocati difensori di Borrone, Marcello Russo e Manuel De Monte, «il gup ha evidenziato che il Piano regionale paesistico consentiva la realizzazione di qualunque struttura turistico-ricreativa senza distinzione, e che le normative statale e regionale assimilano le strutture alberghiere ed extra-alberghiere nell’unica categoria delle strutture turistico-ricreative».

Ora è possibile che il cantiere sia dissequestrato e i lavori riavviati.

INAUGURAZIONE SALA GASPARE MASCIARELLI

Si comunica a tutti gli iscritti che il giorno 5 maggio 2011 alle ore 11:00 presso il Comune di Pescara, Quarto Piano, Lavori Pubblici, verrà inaugurata la sala “Gaspare Masciarelli” (ex sala Commissione Edilizia) in memoria del nostro caro Presidente da poco scomparso. Saranno presenti il sindaco Luigi Albore Mascia e l’assessore all’Urbanistica Marcello Antonelli.

Tutti coloro che vorranno condividere questo momento sono invitati a partecipare: http://www.facebook.com/event.php?eid=164015943659767

per gli amici di Facebook che vogliono confermare la presenza:

Nella scorsa seduta il Consiglio dell’Ordine ha bandito la prima edizione del Premio ‘Gaspare Masciarelli’. il Premio è diviso in due sezioni: una per le tesi di laurea dei neoiscritti all’Ordine (con un premio dell’ammontare di € 1.500,00) ed una per l’opera prima di un giovane iscritto (con un premio dell’ammontare di € 3.000,00).Entrambi i premi sono rivolti ai colleghi con meno di trentacinque anni, interpretando un preciso desiderio, espresso, in svariate occasioni con caparbia perseveranza, dal compianto Presidente Gaspare Masciarelli recentemente e prematuramente scomparso.Il Consiglio auspica un’ampia partecipazione da parte degli iscritti che sono nelle condizioni previste dal bando (la consegna degli elaborati è prevista per il prossimo 20 Aprile 2011), al fine di ricordare degnamente il Presidente deceduto e, nel contempo, di continuare a promuovere all’esterno l’importanza dell’opera e della figura dell’architetto, in particolare in questo caso del giovane architetto, nei processi di trasformazione del territorio, sin dalle ricerche iniziali.Il bando del Premio è consultabile e scaricabile qui di seguito:http://www.architettipescara.it/allegati/348_BANDO_Premio_Masciarelli_MV_def.pdf

SI INFORMANO GLI ISCRITTI  CHE  MERCOLEDI 9 FEBBRAIO ALLE ORE 17,30 E’ STATO CONVOCATO IL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI E P.P.C. DELLAPROVINCIA DI PESCARA, CHE SARA’ IL PRIMO DOPO LA SCOMPARSA DEL PRESIDENTE GASPARE MASCIARELLI.ALL’O.D.G. OLTRE L’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE DELL’ORDINE SONO PREVISTI ARGOMENTI DI PARTICOLARE IMPORTANZA COME LA PROPOSTA ED ISTITUZIONE DI INIZIATIVE IN MEMORIA DEL PRESIDENTE SCOMPARSO.
VISTA LA PARTICOLARE IMPORTANZA DELLA SEDUTA, SI RICORDA CHE ALLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE POSSONO ASSISTERE COME AUDITORI TUTTI GLI ISCRITTI.

SI INFORMANO TUTTI GLI ISCRITTI  CHE MERCOLEDI 9 FEBBRAIO ALLE ORE 17,30 E’ STATO CONVOCATO IL CONSIGLIODELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI E P.P.C. DELLAPROVINCIA DI PESCARA, CHE SARA’ IL PRIMO DOPO LA SCOMPARSA DEL PRESIDENTE GASPARE MASCIARELLI.

L’ultimo saluto al nostro Presidente Gaspare Masciarelli

OGGI, 27 GENNAIO 2011, CI HA LASCIATO IL NOSTRO PRESIDENTE

GASPARE MASCIARELLI, UOMO E PROFESSIONISTA DI VALORE ASSOLUTO.

GLI RENDIAMO ONORE CON LA TOTALE PARTECIPAZIONE DEL CONSIGLIO, DEGLI ISCRITTI E DEL PERSONALE DI SEGRETERIA DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI PESCARA.

PER CHI VUOLE ACCOMPAGNARLO CON UN SALUTO ED UNA PREGHIERA, IL RITO FUNEBRE E’ PREVISTO VENERDI’ 28 GENNAIO 2011 ALLE ORE 14,30 PRESSO LA CHIESA DI SANTA CATERINA DA SIENA IN VIA MEZZANOTTE A PESCARA.

Buon 2011

 

Torno dopo tempo a scrivere su questa pagina spinto da un sentimento di gratitudine ed al tempo di forte delusione.
Oggi a palazzo di città si è tenuto un Convegno di fondamentale importanza per lo sviluppo della nostra cultura architettonica, evento curato dall’INU, dal Comune e la Provincia di Pescara  e dall’Ordine degli Architetti.
Il titolo del Convegno: ” URBAN CENTER ESPERIENZE A CONTRONTO”, lascia solo mimimamente intravedere lo straordinario scenario che si è aperto grazie allo spessore e la qualità degli interventi, dalla vivacità delle conversazioni (gigantesco Massimo Palladini) e dalla disponibilità mostrata dai referenti dalla pubblica amministrazione, mirati a promuovere il rilancio di questo indispensabile strumento di crescita comune: l’Urban Center per l’Architettura, appunto.
La delusione allora dov’è?…..facile, nello scoprire che agli architetti, agli uomini di cultura, ai cittadini comuni ed anche (pensate un pò) agli “ESPERTI DELLA MATERIA”, l’argomento NON INTERESSA. La sala era praticamente semivuota.
Incontro spesso colleghi e uomini acculturati che “si lamentano” delle mancanze, delle carenze, dei disservizi, dei vuoti……vorrei solo dire, miei cari detrattori, che dovreste lamentarvi di meno e partecipare di più, soprattutto quando i pochi ed illuminati uomini che il cielo a volte ci dona, si spendono e si adoperano per la nostra crescita. …… Ma forse non si vuole crescere, è più facile lamentarsi….
Un grazie alle persone che hanno curato l’evento, a quelli che sono intervenuti ed a chi non si scoraggerà per questa mancanza di partecipazione.
Forse oggi ho compiuto un piccolo progresso ed arricchito un pò la mia conoscenza dell’uomo, ho capito cosa davvero vuole “chi si lamenta”….ed è bene che l’abbia, l’ha meritato.!!
Alla prossima

Centrale del Latte: siamo tutti colpevoli…

In questi giorni ho letto e sentito abominevoli e vergognose speculazioni. Sciacalli di ogni genere cercare di accaparrarsi brandelli di visibilità dietro questa triste vicenda dove i maggiori responsabili vestono i panni degli inquisitori e dove persone che che non hanno alcun titolo e credibilità su questi temi vengono intervistate e citate sui quotidiani come fonti autorevoli e paladini della difesa dell’architettura.

Persino  Augusto De Sanctis del WWF  ha ritenuto fondamentale intervenire sulla vicenda dando lezioni di architettura sull’illustre figura di Florestano di Fausto di cui probabilmente non ne aveva mai sentito parlare  prima che le ruspe non avesssero già demolito quasi completamente l’edificio. E’ Come se la Sovrintendenza per i Beni Architettonici scendesse in piazza per difendere la Foca Monaca dall’estinzione.

Sinceramente avevo sempre pensato che il WWF potesse eventualmente interessarsi di architettura magari nel caso opposto, ovvero quando si costruisce dove non si dovrebbe, magari su un’area verde, protetta o sulla spiaggia. Peccato non aver avuto l’onore di consocere De Sanctis quando  mi sono battuto (e con grande orgoglio sottolineo: con successo) per fermare l’ecomostro di Francavilla al Mare.

Sono polemico e sono amareggiato, perchè in questa vicenda nessuno si è sforrzato di capirne le vere cause, nessuno ha fatto nulla per anni, decenni, ed ora, quando arrivano i media sono tutti in prima fila a sentenziare…   forse le uniche associazioni che in parte giustifico sono  Italia Nostra che è stata l’unica ad essersi interessata in tempi non sospetti dell’edificio ed il Comitato Abruzzese del Paesaggio che seppure in alcuni momenti con toni troppo coloriti, ha cercato di inquadrare in maniera più completa la vicenda, inoltre il presidente è probailmente troppo giovane per definirlo responsabile negli anni addietro dell’omertà che ha portato a quello che sta accadendo oggi.

La verità è che un’intera comunità ha dimenticato questo edificio, tutti lo abbiamo ignorato, nessuno ha mai detto qualcosa.  Lo abbiamo lasciato morire lentamente. La demolizione è stato solo l’ultimo atto, la tumulazione di un cadavere dimenticato. Dovremmo vergognarci tutti , ancor di più  le associazioni che dovrebbero essere le sentinelle della comunità. Ma in primis la principale responsabilità è di tutti quelli che hanno governato questa città, che avevno la fiducia dei cittadini. Per questo rimango sbigottito dalle parole di Acerbo che dovrebbe tacere e chinare la testa proprio perchè lui è stato uno dei responsabili. Dove era quando la sua amministrazione con la variante al PRG  condannò a demolizione certa la entrale del latte. Senza l’aumento di cubatura previsto dalla variante firmata dalla sua coalizione la Centrale del Latte sarebbe rimasta ancora li in piedi a morire nell’indifferenza di tutti.

E proprio questa mobilitazione totale che mi sorprende dopo tanta prolungata indifferenza. Questa manifesta presunzione di difesa mi crea imbarazzo per coloro che la professano, come se fino al giorno prima avessero consumato tutto il loro fiato per salvare quell’opera. Proprio loro, prima di tutti dovrebbero tacere e verognarsi e dopo di loro dovremmo farlo tutti noi, comunità distratta,  riflettere in silenzio facendo in modo che questa vicenda possa aiutarci a  far si che non si ripetano più cose di questo tipo,  magari impegnandoci tutti nella stesura di una mappa aggiornata degli edifici da salvaguardare.

Gianluigi D’Angelo

e tutti coloro che condividono il mio pensiero

Con una decisione unilaterale e ad effetto immediato, l’Amministrazione Comunale di Pescara ha di fatto cancellato la convenzione stipulata nel 2008 fra il Comune e l’Ordine degli Architetti per la gestione dell’Urban Center di Piazza Salotto. In seguito a tale decisione, è stata indetta una riunione con tutti gli iscritti per il giorno 26 Luglio 2010 alle ore 18 presso la sede dell’Ordine.

Di seguito, il comunicato stampa e il documento della suddetta convenzione:

– COMUNICATO STAMPA  (Formato . PDF)

– CONVENZIONE COMUNE-ORDINE SU GESTIONE URBAN CENTER  (Formato . PDF)

All’amico Franco

Il Consiglio, gli architetti, i  colleghi … gli amici

si stringono intorno all’amico Franco Feliciani per il lutto familiare

manifestando cordoglio ed affetto.

L’Ordine degli Architetti della Provincia di Pescara organizza il primo evento di un ciclo di seminari sull’architettura sostenibile. L’evento è patrocinato dal GBC Italia (Green Building Council) e dell’AICARR, cultura e Tecnica per l’energia Uomo e Ambiente

riportiamo il comunicato stampa scritto dal  Presidente Gaspare Masciarelli: “RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE URBANISTICA DI PESCARA E DINTORNI”

COMUNICATO STAMPA

Una posizione attesa da molto e da molti che nel suo testo tocca molti punti sensibili. Un testo scritto da un Presidente che nella sua esperienza professionale parla prima di tutto in difesa di una città, di un territorio, dalle grandi potenzialità ed oggi annichilito, umiliato e congelato dai tempi e dalle visioni distaccate e poco competenti della politica che nel suo susseguirsi aldilà dei colori ha letto con indifferenza ed “ignoranza” (nel significato siloniano del termine) questo territorio: una città piena di potenziale in attesa della sua identità.  Personalmente ho imparato da Gaspare Masciarelli che il peso dei silenzi  è spesso  più forte delle parole.  In questa visione questo comunicato assume un valore ancora più forte per questo perché questo Ordine non vuole strillare ad ogni minimo problema. L’intenzione di questo Ordine è prima di tutto il dialogo, dando un contributo indispensabile per la crescita del territorio dando il suo contributo quando è necessario.

Le considerazioni del Presidente, nonostante il momento di profonda crisi, non sono speculative, non sono rivolte esclusivamente ad una strumentalizzazione operativa e professionale, sono parole che, prima di essere architetto, sono dette da chi ama questi luoghi,  sono una dichiarazione apolitica di chi,  lavorando da decenni, mette in evidenza punti critici e nodi da risolvere per il bene di tutti e non di una categoria. Una pessima urbanizzazione, prima che un problema professionale di una categoria, è una grande opportunità persa per una comunità. E’ un brutto modo di “disegnare una città, un’area urbana, un territorio.

Oltre tutto questo, quello che spero è che questo testo, è che oltre che essere un importante contributo,  possa essere la “prima pietra” per sentirci compatti ed uniti, possa ricucire le inutili polemiche e divisioni che ci rendono più deboli verso l’esterno, riflettiamo sui valori prima che sulle persone.

A tutti gli architetti.

Gianluigi D’Angelo

Il nostro mestiere è molto difficile duro, competitivo e pieno di concorrenza. Siamo troppi e non siamo soli, ci sono anche ingegneri, geometri, geriti agrari ed industriali e purtroppo capita sempre di più di trovarsi di fronte figure professionali alternative che svolgono le mansioni che dovrebbero essere compito dell’architetto senza nessuno dei titoli sopra citati. Questo prolificare di improvvisati “interior designer” a volte addirittura si presenta come veri e propri architetti, alla faccia di chi come noi ha sudato ed investito  tempo e denaro per diventare un professionista abiltato. Si presentano anche esponendo dietro le loro scrivanie lauree tarocche di quelle che si comprano su internet di fantomatiche università americane. Questo prolificare di personaggi senza né titolo né competenze produce un danno nei confronti della nostra categoria di enormi proporzioni sia dal punto di vista economico che da quello dell’immagine. La cosa grave è che a volte questi personaggi hanno i favori di professionisti che “prestano” il loro titolo per sbgrigare l’aspetto amministrativo mercificando la loro professione e prostituendola al favore economico. Questi professionisti di fronte ad un immediato e piccolo vantaggio economico non si rendono conto di quanto danno arrecano alla loro immagine e quindi a quella della categoria oltre che il danno economico  dato dal fatto che continuano a permettere che figure non titolate riescano ad avere incarichi che altrimenti non avrebbero mai potuto assolvere. Naturalmente questi professionisti fanno anche una grave infrazione deontologica ma evidentemente questo non li preoccupa.

Io personalmente mi sono stufato di quest andazzo e vorrei che certi fenomeni fossero portati alla luce, incominciamo a denunciare pubblicamente questi “professionisti aternativi” denunciamo i loro uomini ombra professionisti che prestano loro il titolo. Apriamo un dibattito forte su questo argomento senza se e senza ma. L’Ordine deve tutelare la categoria ed io come consigliere sono pronto ad essere promotore di questa “battaglia”. Questi “decoratori” devono capire che se vogliono consigliare il nuovo colore della tappezzeria del divano possono tranquillamente farlo, come possono indicare la posizione di un quadro o di una stampa, altra cosa è fare l’architetto, l’interior designer, per fare questo caro popolo di improvvisatori ci vuole un titolo ed un’abilitazione almeno come condizione necessaria e sufficiente. Attendo commenti e contributi. Facciamo piazza pulita e riappropriamoci della nostra professione

Gianluigi D’Angelo

Comunico con piacere il secondo appuntamento del Cineforum organizzato dalla Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti e PPC della provincia di Pescara in collaborazione con il DSSARR, Dipartimento di Scienza Storia dell’Architettura Restauro e Rappresentazione della Facoltà di Architettura di Pescara. Invito tutti a partecipare all’evento cultural/conviviale.

AQ09>10. Il blog.

Il blog collegato al ciclo di eventi AQ09>10 nasce il 10 Aprile 2010 e sarà chiuso nell’autunno dello stesso anno.

La ragione della sua vita “a tempo determinato” ne è la caratteristica principale. In effetti non è un blog che vive di vita propria, ma si prefigge lo scopo di supportare la discussione sull’argomento portante (la ricostruzione post-sisma) che l’Ordine degli Architetti PPC di Pescara sta favorendo con la organizzazione di eventi ed esposizioni sul tema. Eventi ed esposizioni che confluiranno in un convegno che si terrà in autunno nel quale verranno tratte le conclusioni di ciò che verrà rappresentato dai tanti interlocutori che inviteremo nel corso dei mesi.

[continua sul blog…]

Sabato 10 Aprile al Museo V. Colonna di Pescara

ore 10,00 Saluti
Presidente Ordine Architetti PPC di Pescara
Assessore del  Comune di Pescara
Assessore della Provincia di Pescara

ore 10,30 Interventi
Simona Salvi, altratv.tv
Marco Morante, Collettivo99

introduce
Alessandro Luigini, Commissione Cultura Ordine degli Architetti PPC di Pescara

ore 12,00 Dibattito

AQ09>10 L’Aquila tra visioni e ricostruzioni

a cura della Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti PPC di Pescara

L’evento sismico che il 6 Aprile 2009 ha sconvolto una larga parte del territorio abruzzese e in particolareil suo capoluogo è stato percepito dagli abruzzesi in modi diversi. Fisicamente, perché quella notte tutti cisiamo svegliati per le vibrazioni che il suolo ha trasmesso alle nostre case. Visivamente, perché moltihanno potuto constatare direttamente con i propri occhi il dramma dei crolli degli edifci. Mediaticamente,perché dal giorno successivo, ed ancora fno ad oggi, i mezzi di informazione hanno riportatoininterrottamente le immagini di questo territorio pesantemente ferito. Emotivamente, perché il “cratere”,il territorio maggiormente danneggiato dal sisma, è vicino a noi, è in parte compreso nella provincia diPescara e le persone che lo abitano spesso sono nostri parenti, amici, amici di amici…
L’Ordine degli Architetti Pianifcatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pescara organizza unciclo di eventi che si propone di rappresentare i tanti punti di vista che sono in corso di elaborazione,sull’esigenza di ricostruire questo territorio ferito. Perché ricostruire signifca fare i conti con la necessitàdi ripensare una intera città e il suo territorio. Perché la complessità della situazione, soprattutto aquilana,è comprensibile e forse risolvibile solo osservando il problema da molti punti di vista e riportando lapluralità delle esperienze di chi sta operando per progettare la ricostruzione. Un ricostruzione, però, che sisviluppi seguendo un “disegno” complessivo, un atteggiamento strategico, una visione globale.Per tali ragioni abbiamo invitato alcuni interpreti della ricostruzione post-sisma che a vario titolo (daquello spontaneo a quello istituzionale) stanno contribuendo alla formazione di un dibattito costruttivo.Questo è il nostro l’obiettivo: osservare e favorire un processo di partecipazione secondo noi auspicabile,forse indispensabile.

Il primo evento è la mostra del Collettivo99 – giovani tecnici aquilani (www.collettivo99.org) dal titolo L’Aquila – riconversione oltre la ricostruzione, presente presso l’Urban Center di Piazza della Rinascita aPescara fno al 16 aprile. Presso l’Urban Center si terrà contestualmente la proiezione di un video cheriporta le esperienze delle micro web tv aquilane che hanno raccontato il territorio colpito dal sismastrada per strada, tenda per tenda.

Il 10 aprile si terrà una Conversazione con il Collettivo99 presso il Museo Vittoria Colonna alle ore 10,00. Interverrà Simona Salvi, di Altratv.tv, portale sulle micro web tv italiane.

Gli eventi sopra riportati sono organizzati con il contributo di Lightform (esclusivista Barrisol), il contributotecnico di DLP Sistemi, e  l’adesione della Federazione degli Architetti delle province di Abruzzo e Molise.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge sugli incentivi a sostegno dei settori industriali in crisi, abrogando l’obbligo della denuncia di inizio attività per le opere di manutenzione straordinaria.

Per la procedura di DIA era necessario presentare un progetto ed attendere trenta giorni prima di iniziare i lavori, cosa che spesso era considerata lunga e farraginosa per la mole di documentazione e i tempi troppo lunghi rispetto ai problemi tecnici da risolvere, oltre ad un notevole aggravio dei costi per il cittadino.

Quindi, pur se considerato giusto lo snellimento di questa procedura, è inconcepibile che si possa attuare un’attività edilizia senza alcun controllo da parte di tecnici specialisti, con una totale mancanza di verifica del rischio di lavori sulle strutture portanti e di sovraccarico, oppure sul rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Dalla data di pubblicazione del decreto, il controllo che la demolizione di un muro dentro casa non incide sull’equilibrio strutturale di un edificio sarà affidata unicamente alla valutazione del committente che, nella maggior parte dei casi, non ha le competenze tecnico-normative necessarie per effettuare una verifica seria, oppure direttamente dall’impresa esecutrice che il più delle volte non ha nel suo organico tecnici qualificati.

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Ingegneri Architetti Liberi Professionisti, arch. Antongiulio Ciaramellano, pur esprimendosi favorevolmente sullo snellimento della procedura che semplifica l’iter con una semplice comunicazione, ricorda, a chi si esprime in maniera estremamente critica verso il provvedimento, che in passato esisteva già l’articolo 26 della legge 47/85, per le opere interne, ma che era necessaria l’asseverazione del tecnico abilitato.

Quindi dopo tanti anni di burocratizzazione selvaggia partita dalla seconda metà degli anni novanta, la strada della semplificazione è quella giusta, ma questa deve avvenire in maniera da non far saltare tutti i meccanismi di controllo, quindi la procedura giusta e di buon senso, potrebbe essere quella di una semplice comunicazione all’ufficio tecnico comunale dei nominativi della ditta esecutrice dei lavori e del tecnico qualificato responsabile, che a fine lavori, rilasciano congiuntamente un certificato di regolare esecuzione.

L’ Associazione Nazionale Ingegneri Architetti Liberi Professionisti, si farà portavoce presso le autorità competenti di questa ed altre proposte, chiarendo che la propria posizione non è una rivendicazione corporativa ma è una proposta tecnicamente motivata a garanzia di forme di controllo efficaci sulla qualità degli interventi di trasformazione edilizia ed a tutela della sicurezza dei cittadini.

Arch. Antongiulio Ciaramellano

Presidente Anialp

www.anialp.it

Cari colleghi, prossimi al giorno delle elezioni per il rinnovo del Comitato Nazionale dei Delegati per il quinquennio 2010 – 2015, voglio esprimere qualche breve considerazione, come personale parere del sottoscritto, sul motivo per il quale vale la pena votare l’amico Achille.

Per nulla togliere agli altri autorevoli candidati, nonché pregiatissimi colleghi, è necessario infondere uno slancio nuovo, anche a seguito di quanto avvenuto per il consiglio dell’ordine provinciale, anche per il comitato dei delegati, proprio come elemento di discontinuità, al fine di essere veramente ed efficacemente propositivi anche li, dove spesso “si gioca” con il nostro futuro, e cioè sulle nostre pensioni, utilizzando ingenti risorse economiche di nostra proprietà, spesso investite in borsa ad alto rischi (nel 2008 si sono volatilizzati 240 milioni di euro di nostri soldi, 2.000,00 euro per ogni iscritto).

In passato non si è riusciti a fermare il cosiddetto  “piano per la sostenibilità” che ha modificato il sistema previdenziale della Cassa, pur avendo interessato sia il delegato degli architetti che quello degli ingegneri; nel mese di luglio del 2008 il Comitato Nazionale dei Delegati Inarcassa ha definitivamente approvato le modifiche finalizzate a garantire la stabilità dell’ente nel futuro. Oltretutto, fino ad oggi, non ci sono state comunicazioni ufficiali in merito a queste modifiche, nel numero 4/2008 della rivista dell’ente viene pubblicato il nuovo statuto e si informano gli iscritti che le modifiche statutarie sarebbero entrare in vigore nel 2009, ma soltanto dopo l’approvazione dei Ministeri Vigilanti, da quel momento fino ad oggi siamo all’oscuro di tutto.

Pochissimi colleghi sono a conoscenza ancor oggi, dell’aumento del contributo soggettivo, innalzato in 4 anni dal 10% al 14,5% con un aumento quindi di quasi il 50% Il contributo minimo, ovvero quello che bisogna comunque pagare indipendentemente da quanto si abbia fatturato, sarà aumentato  in 5 anni da 1200,00 a 1800,00 euro;

La percentuale del contributo integrativo passerà dal 2% al 4% con un aumento del contributo minimo portato a 360,00 euro, altra stangata che ci farà essere sempre meno competitivi sul mercato.

In definitiva con un colpo solo si aumenta del 50% l’importo dei contributi, del 50% l’importo minimo degli stessi, si allunga l’età e il periodo di iscrizione per andare in pensione e si diminuisce l’importo delle pensioni. Tutto ciò in un periodo di grave crisi economica che ha già messo in una situazione di grande difficoltà gran parte degli architetti.

Si rischia di compromettere definitivamente una situazione, già difficilissima, in cui versa tutta la nostra categoria, bloccando soprattutto l’iscrizione di nuovi giovani professionisti.

I Ministeri competenti probabilmente non firmeranno la proposta così come è stata approvata, ma prima o poi, forse anche stralciando delle porzioni, alcuni punti saranno definitivamente operativi.

Ecco perché, il nostro futuro pensionistico si giocherà anche decidendo il nostro delegato, che non potrà essere che Achille Cornacchia, persona integerrima e di sani principi morali e professionali, in “trincea” come libero professionista da trent’anni, perfetto conoscitore delle difficoltà del nostro settore e dotato della giusta grinta per gridare a voce alta, nelle stanze romane, le nostre esigenze e priorità.

Per non sentirci soli e classificati come “vacche da mungere”, abbiamo bisogno di Achille Cornacchia, a rappresentarci al Comitato Nazionale dei Delegati.

Il recente rinnovo del Consiglio dell’Ordine ha rappresentato una svolta fondamentale nella vita professionale di noi architetti pescaresi. Achille è stato fondamentale per raggiungere questo risultato. Per continuare in questa azione, la candidatura di Achille Cornacchia per il Consiglio dell’INARCASSA, rappresenta indubbiamente un motivo in più per dare senso all’azione di rinnovamento in corso. Prima di tutto, è importante non disertare questa consultazione elettorale che ci interroga severamente sulla necessità di essere presenti autorevolmente nelle sedi opportune, rappresentati da un collega capace ed affidabile, di lunga e comprovata attività di libero professionista, che come pochi conosce le problematiche, le criticità e le aspirazioni legittime di un architetto, nella società corrente e nel particolare momento congiunturale.

Ora più che mai c’è bisogno di vigilare, percepire, promuovere e sensibilizzare, perché le nostre legittime aspettative non vengano tradite da decisioni calate dall’alto con frettolosa approssimazione, che l’ascolto delle esigenze della base della categoria, che “siamo noi”, che ogni giorno ci incontriamo con le contraddizioni e le difficoltà di una professione troppo bistrattata, e che ogni volta che siamo costretti a cedere il passo all’imponderabile, ci rammarichiamo di non avere autorevolezza e rappresentanza.

Achille Cornacchia è  certamente l’uomo giusto, per dare a noi tutti la consapevolezza di aver affidato in buone mani le questioni assistenziali e previdenziali, che soprattutto ci può garantire l’impregno serio e partecipato di “uno di noi”.

Votiamolo, e facciamolo votare dagli amici, per sentirci un po’ più ascoltati e rappresentati.

Alfredo D’Ercole

Vista l’imminenza delle elezioni del Delegato provinciale per l’INARCASSA vorrei rivolgere ai tre candidati alcune domande, per scegliere a chi dare fiducia.

Gent.mo candidato,

  1. COME PENSA DI ORGANIZZARE UN ADEGUATO SERVIZIO DI ACCESSO ALLE INFORMAZIONI, ALLA RICHIESTA DI PARERI ED ALL’ASSISTENZA NELLE PRATICHE IN CORSO, anche alla luce della necessità di un costante e continuo monitoraggio degli iter; eventualmente faccia sapere anche quali metodi e mezzi intenda utilizzare e promuovere, e quali spazi di confronto e dialogo tra gli iscritti pensa di attivare?
  2. QUALI SONO LE POLITICHE PREVIDENZIALI DA ATTUARE vista la evidente difficoltà dell’ente e la cronica incertezza sul futuro che regna tra le giovani generazioni ma anche in quelle più avanti negli anni?
  3. QUALI SONO LE POLITICHE GIOVANILI DA PROMUOVERE? I giovani pagano le pensioni dei padri, ma principalmente hanno difficoltà di accesso al credito a lungo termine. Ci sono possibili risposte CONCRETE a questi problemi reali?
  4. QUAL’E’ LA SUA IDEA DI INVESTIMENTO PER UN ENTE PREVIDENZIALE? Quali canali dovrebbe preferire il nostro ente e come giudica gli investimenti in corso?
  5. QUALI SONO LE SUE CONSIDERAZIONI SUGLI AUMENTI TARIFFARI INDIFFERENZIATI TRA CHI PASSA INDENNE E CHI SOFFRE PER LA CRISI DEL SETTORE IMMOBILIARE? Questo provvedimento pronto da tempo sembra non essere pubblicizzato per non generare ribaltoni elettorali… o mi sbaglio?

Ringrazio preventivamente i candidati (a cui faccio i migliori in bocca al lupo) che vorranno rispondere a queste domande: sono solo cinque, forse non sono neppure le migliori che si potrebbero fare… ma sicuramente sarà meglio di andare a votare senza avere idea di chi sarà il nostro consulente per 5 anni.

Pubblicizzo con piacere il primo evento della nuova programmazione della Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti e PPC della provincia di Pescara. Invito tutti a partecipare all’evento cultural/conviviale.

Purtroppo in questi giorni sono riemerse posizioni molto contrastanti, sgambetti, parlar male, giochi sporchi…. ecc ecc… la competizione elettorale ha sempre questi strascichi che distolgono l’attenzione dagli obiettivi fondamentali di un dibattito costruttivo.  Non ho l’età del saggio e nemmeno l’autorevolezza ma invito i colleghi ad un dibattito più posato e costruttivo. Riportiamo il dibattito a ciò che ci interessa maggiormente chi votare e per cosa: cero  è che la maggior parte degli iscritti ha ben capito di cosa si tratti questa elezione, quale mansione abbia un delegato. C’è poca informazione al riguardo, poca trasparenza io stesso nelle scorse settimane ho sentito il dovere di documentarmi prima di dare il mio voto (a L’Aquila in quanto ho lì la mia residenza) al collega e concittadino l’architetto Caroli a cui do il mio in bocca al lupo.  Sicuramente un tono sobrio non aiuta in un paese in cui la politica ha dato cattivi insegnamenti dimostrando che chi urla di più,  chi gioca sporco in fondo viene premiato.  Un tono sobrio ha bisogno di orecchie fini e di cervello acceso, di consapevolezza cosa che non hanno dimostrato di avere coloro che hanno affidano le loro schede in mani altrui.  Vendere il proprio voto al prezzo di una raccomandata è mortificante, ma con questo non voglio riaprire una polemica che nel mio caso più che rivolta a coloro che ne beneficiano è rivolta a chi alimenta queste basse modalità.  Quello che mi permetto di suggerire   è di decidere con consapevolezza un candidato, sceglierlo perché si ha fiducia in lui. Abbiamo di fronte 3 candidati tutte persone molo conosciute e rispettabili  che hanno rivestito ruoli importanti,  sono iscritti che hanno donato molto tempo al nostro Ordine ed ora si sono esposti in prima linea per rappresentarci all’Inarcassa.

Personalmente se avessi votato qui avrei votato Achille, Achille Cornacchia, che con molta retorica posso definire a testa alta un uomo vero e sincero, lontano dai riflettori come tutte quelle persone che fanno della loro vita il fare e non l’apparire. Ho avuto modo di conoscerlo questa estate e fin dal primo momento mi sono reso conto di essere di fronte ad una persona di  grande onestà intellettuale e profondamente intelligente e vista la stima che ho di lui sostenerlo in un certo modo mi imbarazza perché in un certo modo mi mette in una condizione di giudizio nei suoi confronti che non posso permettermi.  Pertanto quello che dico è a titolo personale, verso una persona che dice quello che pensa, senza ipocrisie, anche quando non conviene farlo. Per questo lo voterei. Perché ho fiducia di lui. Faccio la mia sviolinata perché so di chi sto parlando, di un collega, di un amico, poichè il fondamento e conditio sine qua non dell’amicizia  è la stima personale.

Per questo invito chi mi ha sostenuto nelle votazioni del Consiglio di accogliere con fiducia il mio suggerimento e di votare Achille secondo quel principio che in matematica viene definito proprietà transitiva. Cari amici sostenete Achille, è uno di noi!

Gianluigi D’Angelo

Salve a tutti i “veri”  liberi professionisti!

Non mi dilungherò  affatto sul perché sia FONDAMENTALE  votare il collega ACHILLE CORNACCHIA quale DELEGATO INARCASSA.

  1. PROFESSIONALITA’

ACHILLE fa l’architetto, solo l’architetto, da 33 anni. Conosce bene le problematiche legate alla ns professione, a noi liberi professionisti che, soprattutto all’inizio della carriera, non sappiamo a chi rivolgerci visto che l’INARCASSA è un ente astratto. Ognuno di noi ha avuto, ed ha tutt’ora, bisogno di un RIFERIMENTO CONCRETO, COMPETENTE e , soprattutto, PRESENTE e non evasivo. Una persona che non commetta errori per superficialità, che ci indirizzi sapientemente ed approfonditamente verso argomenti quali il riscatto della laurea, la convenienza dell’iscrizione, le assicurazioni circa le eventuali gravi malattie e cosi’ via. (Vi invito ad andare a leggere le definizioni di uomo capace, un professionista competente, una persona affidabile, nel contributo di Feliciani.)

SOLO UN VERO LIBERO PROFESSIONISTA che ha combattuto quotidianamente per 30 anni queste ed altre problematiche inerenti la ns professione PUO’ DIVENTARE UN DELEGATO INARCASSA.

Non possiamo dire altrettanto di “professionisti” che nella loro vita si sono dedicati, PRINCIPALMENTE, ad insegnare a scuola e che tra 2 anni vanno in pensione.  Quindi, il vs voto lo renderebbero……VANO!!!

Non  di certo di un “professionista” che si è impegnato molto a “politicizzare”  il suo operato ed a pubblicizzare una sua “opera architettonica”: PIAZZA DELLA RINASCITA, ovvero Piazza Salotto.

  1. TRASPARENZA

MENDICARE  il proprio voto “porta a porta” ovvero studio per studio equivale a non conoscere e rispettare i concetti di etica e moralità. Oggi, entrando in uno studio di un collega, per l’ennesima volta, e ribadisco ENNESIMA, ho avuto la conferma che gli altri candidati sono andati a ritirare i moduli di votazione personalmente studio per studio. Hanno, quindi, indotto forzatamente gli iscritti INARCASSA a votare per loro con l’aggravante di spedire loro la raccomandata, esonerando da questo “impiccio” il libero professionista.

E’ EVIDENTE che non hanno problematiche inerenti la gestione di uno studio professionale, ai contatti da prendere per avere altri incarichi, al tempo che non basta mai per la consegna di un lavoro!

NE HANNO DI TEMPO LIBERO UN EX-INSEGNANTE ed un POLITICANTE!

E noi dovremmo avere un delegato inarcassa così poco trasparente, sottilmente raggirante ed impreparato???

A VOI LA RISPOSTA……

BUONA VOTAZIONE, MICHAELA BARATTUCCI

In prossimità delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’INARCASSA voglio personalmente augurarmi che si tratti davvero di “rinnovamento”, visto che fino ad oggi l’Ente previdenziale con suoi notevoli e stressanti esborsi ha in realtà rappresentato una realtà ermetica ed ostile, rendendo difficoltose anche le informazioni basilari.
L’accesso e la familiarità sono in genere un compito delegato a persona di capacità comprovata, ad un solerte cerimoniere d’accoglienza o semplicemente ad un amico fidato….bene, è ciò che vogliamo augurarci con l’elezione di ACHILLE CORNACCHIA, che certamente saprà concretizzare queste aspettative, che non sono mie personali, ma come ho verificato in quest’ultimo periodo, aspettative generalizzate tra tutti i colleghi iscritti, anche i più giovani.
Non posso che rallegrarmi della decisione di Achille di scendere in campo, trattandosi di un caro ed affidabile amico ma al tempo stesso di un uomocapace, un professionista competente, una persona affidabile, e sono esattamente questi i tre “connotati” che esprimono una sintesi dell’uomo a cui stiamo per delegare la cura del nostro supporto assistenziale e previdenziale, senza perdere d’occhio una necessaria vigilanza sulle scelte che vengono spesso calate dall’alto.
Va spesa ogni energia perchè la sua candidatura possa essere sostenuta dal massimo appoggio, e rivolgo questo invito a tutti gli achitetti liberi professionisti con i quali ho sperimentato una sintonia ed una apprezzabile condivisione di mentalità, obiettivi, metodi e aspirazioni.
Il nostro Achille ha dimostrato e possiede  tutti e 3 i connotati necessari, avendo sempre messo in evidenza:
CAPACITA’: quella dote che deriva dall’attitudine all’ascolto, alla lettura delle necessità, alla ricerca della migliore soluzione ed all’utilizzo dell’energia necessaria alla risoluzione dei problemi. E’ quello che un architetto ogni giorno applica nello svolgimento della propria professione, è quello che in molte occasioni Achille Cornacchia ha dimostrato di saper fare, è quello che ci auguriamo tutti saprà continuare ad esprimere e confermare;
COMPETENZA: dote acquisita con impegno ed applicazione quotidiana, costruendo giorno per giorno le condizioni per migliorare e migliorarsi, che consente di avere una conoscenza delle problematiche della libera professione, territorio nel quale uno che ha sempre svolto questa attività, quella del libero professionista, certamente conosce, ne è competente e lo ha già dimostrato, essendo stato libero professionista sempre, dal primo giorno di esercizio della sua professione e fino ad oggi.
AFFIDABILITA’: la più delicata delle caratteristiche, quella che consente alle persone che non ci conoscono di affidarci le proprie necessità, ricevendone da subito la sensazione che chi ci sta rappresentando certamente farà del suo meglio, che di lui possiamo fidarci. Guardando negli occhi di Achille, raccogliendo il suo sorriso rassicurante e la sua serenità, non possiamo che essere certi di tutto questo, ed anche se è tanto, è questo che da lui ci aspettiamo.

Vi invito a condividere la fiducia nel candidato ACHILLE CORNACCHIA al Consiglio dell’INARCASSA, sia per le ragioni sopra esposte, ma anche perchè con il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dell’ottobre scorso abbiamo tutti dimostrato (e lo stiamo facendo ogni giorno), che esistevano energie inespresse, capacità sottoutilizzate e competenze sommerse che una volta riaccese ci stanno rilanciando verso una riqualificazione della professione, sia per le condizioni di esercizio che per l’autorevolezza che stiamo recuperando.
Desideriamo che questo “vento di rinnovamento” continui a soffiare, e coinvolga anche quelli che si erano assopiti, delusi e demotivati, ed anche quelli che non ci hanno guardato con fiducia, che restano tutt’ora diffidenti, perchè del contributo di tutti c’è bisogno, perchè tutti possiamo aspirare a migliorare le nostre condizioni attuali e con il tempo vorremmo che davvero questo “vento di rinnovamento” diventi “l’aria di casa”.

Il voto per ACHILLE CORNACCHIA è un gesto concreto verso un vigoroso rilancio, compiamolo insieme con fiducia e non ce ne pentiremo.
Cordiali saluti

Franco Feliciani